La IPEG è in grado di fornire una vasta tipologia di forni per la stoviglieria: forni a tunnel (a rulli o carrelli) e intermittenti, con atmosfera ossidante o riducente. Sono forni realizzati in carpenteria metallica rivestiti in lamiera smaltata e con all’interno materiale refrattario isolante e superisolante, in funzione delle temperature di esercizio delle singole zone.

L’impianto di combustione è di tipo Windfire, con bruciatori ad alta velocità SAIPEG, muniti di controllo fiamma e dotati di accensione automatica azionabile dal quadro del bruciatore stesso. Nel quadro elettrico sono installati tutti gli strumenti di comando, controllo e allarme necessari per la conduzione del forno. Ciascun forno è inoltre composto da elementi modulari prefabbricati (allestiti in base alla temperatura di cottura) al fine di agevolare trasporto e montaggio.

Forni a rulli

Tale tipo di forno è particolarmente adatto per la mono-cottura di vitreous e nei cicli automatizzati. I prodotti da cuocere vengono caricati su piastre portacarica refrattarie, in mono o multistrato, movimentate da rulli ceramici scelti in funzione delle diverse temperature di esercizio delle zone del forno. La movimentazione avviene attraverso una trasmissione ad ingranaggi, che può funzionare in modo alterno e programmato (Brandeggio). La temperatura di esercizio può variare in funzione dei cicli richiesti.

Dopo l’ introduzione della cottura veloce nella tecnologia industriale, con i suoi vantaggi rispetto la cottura tradizionale in quanto a produzione , sono sorti dei limiti che potevano mettere in pericolo questo sistema nel tempo. IPEG ha progettato il forno WINDFIRE che supera i limiti della prima generazione di sistemi di cottura veloce. I principali risultati ottenuti al giorno d’oggi sono i seguenti:

– totale uniformità delle temperature nella sezione del forno, in tutta la sua lunghezza, regolabile e controllabile zona per zona;
– eliminazione dell’effetto muro e nessun limite nella larghezza del forno che non dipenda della resistenza dei rulli;
– gestione del forno senza pressione interna, in regime neutro o in regime di depressione;
– eliminazione delle fibre ceramiche nella tenuta dei rulli, eliminando qualsiasi tipo di contaminazione dovuta alle fibre;
– riduzione dei consumi energetici di più del 20%, utilizzando il comburente recuperato dal forno a una temperatura superiore ai 500 °C;
– eliminazione dei composti di fluoro e/o zolfo derivanti delle emissioni delle zone di raffreddamento;
– Risoluzione dei problemi di manutenzione nei blocchi di combustione.